martedì 17 marzo 2009

Facebook (che si pronuncia feisbuc) ... faccia di libro... il fenomeno che dilaga! Uno sguardo oltre la “face” del famoso “book”.


Tutti ne parlando, e alla fine anche io.




Sono finito dentro Facebook pure io, che casinooooooooo ..... coinvolgente sto coso !

Poi mi sono ritrovato a scriverci, a metterci foto, link, video, commenti, a chattare e scrivere, soprattutto un’enormità di cazzate.

Mi sono messo a cercare persone che non vedevo da anni ... compagni di classe, vecchi amici magari incontrati in vacanza tempo addietro, ex colleghi .... solo ex ecc. ecc. è diventata una mania ma diciamo la verità anche se non avevo la loro amicizia vivevo lo stesso ahha !

Ma cosa è facebook?

Facebook (inizialmente noto col nome di Thefacebook) è un popolare sito di social network, di proprietà della Facebook, Inc e ad accesso completamente gratuito.

Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca studente
diciannovenne presso l'università di Harvard, con l'aiuto di Andrew McCollum e Eduardo Saverin. Per la fine del mese, più della metà della popolazione universitaria di Harvard era registrata al servizio. A quel tempo, Zuckerberg fu coadiuvato da Dustin Moskovitz e Chris Hughes per la promozione del sito e Facebook si espanse all'Università di Stanford, alla Columbia University e all'Università Yale. Questa espansione continuò nell'aprile del 2004 quando si estese al resto della Ivy League, al MIT, all'Università di Boston e al College di Boston. Alla fine dell'anno accademico, Zuckerberg e Moskovitz si trasferirono a Palo Alto in California con McCollum, che aveva seguito un stage estivo all'Electronic Arts. Affittarono una casa vicino all'Università di Stanford dove furono raggiunti da Adam D'Angelo e Sean Parker.

Il nome del sito si riferisce agli annuari (facebooks) con le foto di ogni singolo membro che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti e al personale della facoltà come una via per conoscere le persone del campus.

Quindi se lo scopo principale iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, adesso è diventata una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet.



In maniera riassuntiva e molto sintetica ecco cosa potete fare iscrivendovi a Facebook:

* Trovare nuovi e vecchi amici cercandoli per nome e cognome, dialogare con loro
con la chat in tempo reale.
* Vedere quello che stanno facendo i vostri amici e commentare il loro status.
* Inserire e condividere foto e video con i propri amici.
* Iscriversi a gruppi che condividono le stesse passioni.
* Utilizzare applicazioni di terze parti che aumentano le funzionalità.
* Organizzare eventi con la possibilità di invitare i propri amici.

Il confine tra pubblico e privato diventa labile e, senza un uso consapevole, l'effetto può essere dirompente.... la privacy dove lamettiamo?

Tutti si fanno i c..a...zz...i degli altri !



Superata la fase iniziale di entusiasmo prende forma una seconda fase di assestamento, se non in alcuni casi di rigetto dello strumento, a causa degli eccessivi solleciti ai quali l'utente è sottoposto e in altri casi alla dispersione di tempo che la gestione dei contatti può provocare. L'amicizia diventa inoltre una relazione dal valore mutabile: alcuni aggiungono al proprio network solo chi hanno già conosciuto personalmente, altri si aprono a qualsiasi opportunità di nuova conoscenza, senza porsi alcun problema di riservatezza. Quale l'approccio più corretto?
Cio che è più importante è mantenere il controllo di ciò che si pubblica, senza pentirsi quando è già troppo tardi. Niente ripensamenti ....Bisogna fare attenzione, il successo di Facebook è incredibile, sta sostituendo le email personali e le chat.
Facebook dev’essere visto come strumento per organizzare la propria vita “offline” (la gestione degli eventi è fantastica) e non basarsi solo su quella “online”.

Il lato oscuro di Facebook
http://bruce0wayne.wordpress.com


Perchè esiste? Come si finanzia? Quali sono gli obbiettivi dell’azienda? Quali sono le eventuali “omissioni incredibili” che ci sono dietro?


Che domande… Per far soldi!

Il boss di Facebook ha ricavato (e continua a ricavare) un lauto flusso di soldi da questa applicazione web.

Il “boss” in questione è principalmente Mark Zuckerberg, anche se ormai è diventata un’azienda talmente “grande” da esser gestita come una multinazionale.. con cda, sedi, rappresentanze, piante di ficus, poltrone in pelle umana, segretarie in topless ..e cose così.

Come si finanzia?

In modo potenzialmente illegale o quantomeno ingannevole. E’ ormai pratica diffusa il far soldi alle spalle dei consumatori (o potenziali tali). Il sistema in questione è quello pubblicitario, ma soprattutto statistico: la raccolta di dati in forma pseudoinformata.

Tanto per farvi un esempio vi cito l’organizzazione Ciao.it. In questo sito (ramo di un’azienda molto più grande) si raccogono dati, pareri e recensioni nei confronti degli utenti che fanno da “cavie” per le proposte commerciali e il passato, presente e soprattutto futuro Marketing.

I dati raccolti sono svariatissimi: anagrafici dell’utente, sul reddito, sui familiari, sulle condizioni lavorative, sul titolo di studio, sulle abitudini, tendenze, perversioni, preferenze (e tanto altro). Nel contempo gli utenti vengono interrogati periodicamente riguardo i loro acquisti, il loro stile di vita, i loro pareri sui prodotti presenti sul mercato, etc.
Questa marea di dati vale un sacco di soldi: fare la stessa indagine presso una organizzazione “tradizionale” costa tantissimo e non sempre restituisce risultati realistici.
Gli utenti di Ciao.it percepiscono denaro in cambio delle informazioni che forniscono all’azienda. Poco denaro, pochissimo in confronto a quanto realmente valgono i loro feedback.. però almeno percepiscono qualcosa!

Il fine di facebook è quasi lo stesso per non dire identico, forse ancora più accurato, ma è subliminale. L’utente poco attento non si accorge di fornire informazioni di vitale importanza e non viene remunerato in alcun modo, anzi: eventualmente paga lui.

I feedback privati e commerciali vengono rilevati dai profili degli utenti con una semplice Query (interrogazione di database). Nel calderone di dati di facebook abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per reperire e vendere alle aziende commerciali le informazioni sulle abitudini, tendenze, preferenze, mazzi e stramazzi vari di tutti gli utenti.

Informazioni tipo: provenienza, età, titolo di studio, occupazione, preferenze sessuali, stato civile, aspetto fisico, amicizie, lingue conosciute, libri preferiti, film, religione, politica etc. etc.
Come se non bastasse a questo dobbiamo aggiungere i feedback sulla pubblicità (che dichiarano essere la principale forma di finanziamento dell’azienda) che ogni utente può dare spontaneamente cliccando l’iconcina con il pollice in su o in giù presente sotto quasi tutti i banner pubblicitari.

Ovviamente anche se non si forniscono feedback spontaneamente lo si fa quando si clicca su ogni link/pubblicità: queste operazioni vengono registrate e archiviate.

Provate a immaginare cosa potrebbe fare un bravo amministratore di database con tutti questi dati a disposizione; come se avesse aggiunto tutti tra gli amici. Vi faccio qualche esempio:

* potrebbe fare controlli incrociati su preferenze sessuali/orientamento politico per poi venderle ai politici o chi per essi
* controlli incrociati su preferenze sessuali e nazionalità,
* preferenze sessuali e quantità di amici e nazionalità
* preferenze sessuali e anno di nascita
* titolo di studio e preferenze commerciali (pubblicità e varie)
* anno di nascita e orientamento politico
* preferenze musicali e titolo di studio
* apetto fisico e titolo di studio
* aspetto fisico e tendenze commerciali
* locali frequentati e titolo di sudio o musica preferita
* etc. etc…

Ogni singola combinazione è appetibile per organizzazioni politiche, religiose, aziende, etc. etc. Le quali pagano a valanghe di dollari/euro per poter accedere ai “mazzi vostri” per poi pianificare come, cosa, quando, perchè e a che prezzo vendere i vari prodotti/ideali/sarcassi che vende/tratta.

Si tratta di un vero e proprio concentrato di dati da vendere al miglior offerente

Legalmente?

Come al solito c’è l’immancabile, onnipresente, salvapoltrone, legalmente cavillico Disclaimer!

Un disclaimer è, in generale, un'affermazione tesa a definire o delineare l'estensione, i diritti e gli obblighi tra due o più soggetti coinvolti in una relazione legalmente riconosciuta. In particolare, il termine "disclaimer" si applica principalmente nei casi in cui la suddetta relazione implica un certo livello di rischio o di incertezza per almeno uno dei soggetti coinvolti; il disclaimer tende a circoscrivere e definire tali rischi.

Un disclaimer può specificare i termini e le condizioni di un contratto stipulato tra due singole parti, o può esplicitare i diritti e gli obblighi generalmente rivolti al pubblico (o ad una certa classe di persone) che accede ad un determinato servizio. Il disclaimer può essere utilizzato per prevenire un possibile uso improprio di un determinato servizio, in modo da limitare i rischi ed i pericoli per i fruitori stessi, o per minimizzarne gli effetti. Ancora, alcuni disclaimer possono sottendere la volontaria rinuncia, da parte dei fruitori, ad alcuni diritti, limitatamente all'accesso ad un particolare servizio.

La presenza di un disclaimer in una relazione non garantisce necessariamente che in una eventuale contesa legale i termini in esso contenuti siano riconosciuti come vincolanti per le parti, né che sia riconosciuta la sua validità in quanto limitazione di reponsabilità. Esistono infatti numerose considerazioni ed eccezioni in ambito legale che possono rendere il disclaimer nullo per una o per entrambe le parti coinvolte.)

Evvai! Tutti felici e contenti di leggere il contratto e di accettarlo: altrimenti non si può nemmeno iscriversi (ovviamente). Il tutto corredato dal fatto che ogni volta che accedete a un’applicazione (test, regali, camazzi vari) il sistema vi avverte che “l’applicazione accederà ai dati personali”, foto comprese.

Consigli?

Fate come fareste.. ovvero: continuate con le vostre eventuali attivita FaceBookkiane; opure chiudete tutto e andate al bar con gli amici veri.. va bene comunque.

L’importante fondamentalmente è il non esagerare con l’esporsi, nel palesare le proprie informazioni che potrebbero svelare debolezze o fattori personali.

Altri utenti, infatti, potrebbero sfruttare le informazioni pubblicate per intenzioni, diciamo, “di dubbia moralità”. Cosa intendo? mah… un po’ di tutto: dal rapimento a scopo di riscatto, al pedinamento ossessivo, al semplice spettegolare con chiunque.

I 5 motivi per NON iscriversi a Facebook

Facebook vi tenta ma non vi ha ancora conquistato? Tra i mille lati divertenti del sito cercate qualche lato negativo? Tech 5 ve ne da 5... guardate


..e se voglio disiscrivermi? Cancellare la registrazione, eliminare i miei dati resi pubblici?

In realtà è impossibile: si, hai letto bene. Quando viene pubblicata una foto sul web (o un’informazione personale qualsiasi) questa resta “impressa” nella grande memoria esterna del Web (internet) e non è più possibile eliminarla: nemmeno con tutti gli avvocati del mondo.Spiego in breve “come”:

Ogni volta che una foto (per es.) viene inviata a un altro utente Web o pubblicata su un sito qualsiasi, il primo passo invisibile è l’accettare le condizioni per il pubblicare l’elemento personale (per foto o altro che sia).

Tutti i servizi web e le chat che permettono il caricamento o l’invio dei dati hanno un contratto che viene accettato (senza mai essere letto) al momento della registrazione. Il contratto sostanzialmente è simile per tutti i fornitori di servizi del genere e sentenzia grossomodo questo: “La nostra azienda/organizzazione/sito non si ritiene responsabile dei contenuti inviati o scaricati dagli utenti (TU) e non risponde di eventuali danni o più o meno gravi lesioni alla privacy dell’utente stesso. L’utente è da ritenersi l’unico responsabile”.



La memoria esterna di cui scrivevo è costituita principalmente da 3 elementi inattaccabili e immensi:

1. il sistema di backup del fornitore del servizio (in questo caso Facebook); che copia tutto il contenuto del profilo così com’è per poterlo ripristinare in caso di guasto tecnico. Spesso questi sistemi di backup si basano su mirroring più o meno infiniti e situati su computer sparsi per tutto il pianeta (Terra) e talvolta anche nello spazio (satelliti)
2. La memoria dei motori di ricerca. Primo fra tutti Google che conserva più di una copia di tutte le pagine web che incontra. Questa memoria dura mesi, talvolta anni (in base alle impostazioni)
3. I computer di tutti gli utenti con la connessione a internet esistenti sulla faccia della terra. Si, esatto. Una volta che la tua foto è online sul tuo profilo o è stata inviata a qualcuno: non c’è più speranza di eliminarla dal web. Gli utenti scaricano le foto, le copiano in locale sul loro computer; poi scambiano le loro foto con quelle di altri o (peggio) installano un programma di P2P come eMule che mette in condivisione la vostra immagine anche in maniera inconsapevole.

Dall’altra parte della rete ci sono milioni di utenti che se la scaricheranno e potranno farci quel che gli pare.

Tutti questi contenuti restano su Facebook, in funzione della privacy che hai configurato vengono condivisi con i tuoi amici o con l’intera comunità.



Come cancellare il proprio account in modo definitivo da Facebook?

Per cancellare il proprio utente esistono due modi: il primo è più macchinoso, l’altro è quello ufficiale consigliato dallo stesso sito. Per entrambi i modi è consigliabile (per chi è estremamente paranoico), cancellare per prima tutti i dati personali, le foto, gli amici, i tag, le ministorie, i gruppi, le iscrizioni, ecc… insomma in modo manuale tutto ciò che ci lega al sito. Non è necessario ma per alcuni può far star più tranquilli anche se non è escluso che possa esser effettuato un backup di vita medio-lunga invisibile.
Il modo ufficiale è quanto di più ovvio esista, basta recarsi nell’apposita pagina di cancellazione utente Facebook, leggere che è una decisione univoca e che non si torna più indietro e cliccare su invia.
Il modo macchinoso gioca sugli indirizzi email e alcuni trucchi nel sistema: si deve cancellare ogni indirizzo email sull’account che non sia quello di contatto, si disattiva l’account di facebook, ci si registra nuovamente con un nuovo indirizzo email, si accede con il nuovo utente e si aggiunge come indirizzo email di contatto quello originario, poi si dovrà cliccare sul link di conferma ricevuto via email per cancellare tutto.

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