
Da una discussione con gli amici è saltato fuori, con mio enorme stupore, che io e loro ci sediamo in modi diversi sul bidet, ossia con spalle ai rubinetti o fronte.. da qui il sondaggio... :)
Vediamo di capirci qualcosa ... partiamo dal bidet e dal suo uso ....primario...
LA STORIA
Il bidet, che fece le sue prime apparizioni all'inizio del XVIII° secolo, rimase a lungo una rarità avversato dalla morale dominante come oggetto indecente assai pericoloso per la sessualità femminile, ovvero peccaminoso.
Gli inglesi poi lo etichettarono come una "sconvenienza continentale", evitando proprio di dargli alcun tipo di considerazione, tanto che ancora oggi è per loro pressoché sconosciuto.
Bidet in francese è l'equivalente di "pony" (infatti nel francese antico "bider" significa trottare). Questa sembra l'antica derivazione del nome dello strumento che noi utilizziamo per rinfrescare le nostre parti intime, proprio perché per utilizzarlo dobbiamo stare a gambe divaricate, proprio come se stessimo montando un cavallo.
Altra domanda lecita perchè il bidet ha un nome francese ma in Francia non viene utilizzato?
La parola bidet è anche il nome francese per indicare il pony; deriva da bider che significa "trottare". L'omonimia è dovuta alla somiglianza delle posizioni che si assumono durante l'utilizzo del bidet con quella della cavalcata del pony. Il bidet inizia a comparire negli arredamenti francesi tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, ma non si conosce né la data certa né il nome del suo inventore. La prima testimonianza certa risale al 1710, anno in cui il probabile inventore, Christophe Des Rosiers, lo installò presso l'abitazione della famiglia reale francese. Curiosamente, nonostante le origini francesi, attualmente in tale paese è praticamente sparito dalle stanze da bagno.
Dal 1900, durante l'età vittoriana, con l'avanzamento tecnologico delle tubature, il bidet, assieme al vaso da notte, divennero strumenti utilizzati nella stanza da bagno e non più in camera da letto.
Nel 1960 invece ci fu l'introduzione sul mercato del bidet elettronico cioè dovuto all'unione del gabinetto con il bidet, particolarmente utile in piccoli ambienti in cui i due sanitari non troverebbero posto.
Il precursore del bidet, il bidoaille, fu inventato nel tardo medioevo durante le Crociate, e consisteva in una tazza che poteva essere usata sia dagli uomini che dalle donne per facilitare il lavaggio delle parti intime. Il vero e proprio bidet sembra quasi sicuramente una invenzione dei francesi nel diciassettesimo secolo, anche se non conosciamo la data esatta e il suo inventore: le prime notizie sul bidet risalgono al 1710. Il primo bidet che fosse qualcosa di più di una semplice tazza su un piedistallo fu il bidet a getto che fu inventato nel 1750: veniva messo in funzione manualmente e produceva un getto regolabile d'acqua. Con la Rivoluzione Industriale il bidet divenne uno "status symbol" della nuova borghesia.
Il bidet (italianizzato in bidè) nasce in Francia tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo, non si conosce né la data certa, né il nome del suo inventore.
Il nome con cui si è chiamato questo noto "sanitario" deriva dalla parola francese bider, che significa "trottare". Infatti, la posizione che si assume durante il suo utilizzo ricorda molto una "cavalcata".
Curioso è constatare il fatto che, pur essendo un'invenzione tutta francese, allo stato attuale delle cose il bidet non esiste in Francia, come in nessun altro Paese del Nord-Europa. Mi son sempre domandato il perché. Perché noi italiani (e insieme a noi ci sono i greci, i giapponesi gli spagnoli, i portoghesi e tutti i popoli "latini") ci teniamo così tanto al bidet? Siamo degli schizzinosi? E soprattutto molti "latini" si domandano come fanno gli altri popoli a lavarsi lì dove non batte il sole. Un quesito stupido, tanto più che, avendo conosciuto diversi nordeuropei e avendo anche dei parenti inglesi, mi sembra che "misteriosamente"siano puliti, fragranti e freschi di docce e docce. Però comunque è vero, da parte di inglesi e simili, c'è un certo disprezzo per il bidet, quasi fosse una forma bigotta di attaccamento alla pulizia. "Ne faremmo volentieri a meno", sembrano voler dire.
Eppure gli italiani, ma direi le italiane, pare abbiano, per esperienze personali, una rivendicata propensione per il bidet, "al bidet non si rinuncia". ...Il dilemma però rimane: che tutti abbiano voglia di lavarsi mi pare chiaro, ma il bidet è per qualcuno uno strumento superfluo.
Ragioni storiche forse ce ne sono, se pensiamo che, sempre in Francia, i bidet erano attrezzature da bordello, solo una puttana aveva bisogno di lavarsi in quelle "segrete" zone.
L'UTILIZZO
Il bidè è utilizzato principalmente per l'igiene intima. Inoltre può anche essere usato per il lavaggio di altre parti del corpo, come ad esempio i piedi.

LA DIFFUSIONE
Il bidè è un accessorio comunemente presente solamente in alcuni paesi europei (Grecia, Italia, Spagna e Portogallo), in America latina (in Argentina è presente al 90%), in Medio Oriente e Asia (in particolar modo in Giappone). Inoltre in questi paesi può essere installato in luoghi particolari come negli alberghi, e in Giappone è addirittura presente nei bagni pubblici.
In Europa il bidet è utilizzato non solo per il lavaggio intimo personale, in aggiunta alla carta igienica, ma anche per un lavaggio supplementare e opzionale, o per un'igiene corporale giornaliera.
Nel 1980 in Giappone furono introdotte le prime toilette senza carta, cioè una combinazione di gabinetto e bidet in cui chi l'utilizza può lavarsi direttamente. Questo è presente in circa il 60% dei bagni e non è infrequente negli alberghi.
I primi americani che incontrarono il bidet furono quelli che si recavano nei bordelli europei durante la seconda guerra mondiale e pensavano servisse alle prostitute per lavaggi intimi.
L’ETIMO
La parola bidé non viene affatto (o meglio, non solo) dal francese bidet, come troppi dizionari ed enciclopedie ancor oggi erroneamente si ostinano a riportare, ma viene da una antichissima radice, che d’ora in poi chiameremo per comodità radix bidealis, che si ritrova in numerosissime lingue di tutto il mondo appartenenti ad ambienti storico culturali ed a ceppi linguistici assai diversi.
Nell’Ottocento il bidé (“bidetto” o “bidello”, sic , come veniva chiamato in Italia), venne quasi ignorato dalle persone morigerate; la borghesia fascista anni Trenta lo tollerava solo come strumento atto a persone malate; era venduto alla Rinascente per £.60.
Molti artisti ne furono pubblicamente detrattori, come Verlaine, Isadora Duncan e Henry Miller; molti pittori lo rappresentarono, come Picasso, Forain e Luigi Bartolini.
Negli anni Sessanta in Germania era ancora completamente sconosciuto; gli inglesi lo disprezzano, gli americani lo considerano tuttora una incomprensibile e un po’ scostumata bizzarria del vecchio continente.

Il seguente elenco è bastante a capire la diffusione storico - geografica di tale radice
Lingue europee:
BIDEUS latino
BAITHEON greco
BE-THEEKN etrusco
BE TWUUS sassone
BEODEO cantabrico (sec. XIII)
Lingue medio orientali
BH DH ebraico
BIEHDUOK copto
BAEDDOUCH aramaico
BAIDDOCH assiro
Lingue dell’estremo oriente:
BEODOAH tibetano
BIN DEN cinese manciù
BAN DEAN nepalese
BAIDEHT sanscrito
IL PARTENOPEO
La parola bidet o bide’, come scriver si voglia, sembra un francesismo, ma non ha nulla a che fare con il francese, (tanto meno con i puledri), dato che codesto igienico è nato nel regno di napoli (e i primi commentatori stranieri che lo videro nelle regali sale da bagno della reggia di caserta lo accostarono, per la forma, ad un violino), e’ probabile, allora, che per assonanza ricordi una parola francese, senza dimenticarsi che per ovvie ragioni storiche il napoletano presenta molte di queste “assonanze” con la lingua d’oltralpe!
IL FUTURO
Girovagando in internet guardate cosa ho scovato ....

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Autore: Luciano Spadanuda
Storia del bidet
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Sin dalla sua comparsa, nei primi del Settecento, il bidet non è un semplice articolo sanitario ma rappresenta una pratica igenica…
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LE DIMENSIONI
Contano o non contano ?

Ma torniamo al dilemma iniziale "Come si usa correttamente il bidet?
si deve dare le spalle al rubinetto o ci si deve sedere guardando il rubinetto?


PER FINIRE L'IGIENE E IL BUON GUSTO
Dopo l'uso quello che preferite .... si prega di

Penso che se devi lavarti velocemente dopo l'evacuazione è meglio dare le spalle al getto del rubinetto. Se devi rinfrescarti sia il davanti che il didietro meglio procedere prima dando le spalle al getto di acqua, ci si asciuga e poi ci si gira per effettuare il lavaggio sul davanti. In pratica due lavaggi singoli.
RispondiEliminasecondo me..!!ci si deve sedere guardando il rubinetto?
RispondiEliminaè fatto a forma di chitarra per fare spazio alle gambe. dare le spalle alla rubinetteria sarebbe come lavarsi i denti dando le spalle al lavandino.
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